SEO per SaaS: Guida per principianti

La SEO per SaaS è un processo che prevede l’ottimizzazione del sito web e dei contenuti per ottenere un posizionamento più alto nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) e attirare più traffico organico.

Nel quadro di un’efficace strategia di content marketing con la quale far crescere il traffico organico verso il sito del tuo Software-as-a-Service (SaaS), è fondamentale che si conoscano le basi dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

La SEO è una pratica nota ormai alla stragrande maggioranza delle persone che abbiano avuto un minimo a che fare con internet, perché accompagna il mondo digitale fin dagli albori del web come lo conosciamo oggi.

Negli anni, la SEO è enormemente cambiata, ma il suo scopo resta sempre quello di ottenere traffico verso un sito web. se fatta bene, la SEO toglierà visite ai tuoi concorrente e renderà la raccolta di lead un’attività facile. Inoltre La SEO può anche aiutarvi ad affermarvi come fonte credibile e autorevole nel vostro settore.

In generale, la SEO dovrebbe essere un’attività di content marketing continua, integrata nella tua strategia di marketing per SaaS. Rimanendo aggiornati sulle regole di ranking di Google e applicandole in modo efficace, puoi ottenere un vantaggio competitivo e affermarti come fonte credibile nel tuo settore.

Tuttavia, per le aziende SaaS, ci sono considerazioni specifiche da tenere in mente quando si parla di SEO per SaaS. La competizione è ormai enorme e tante aziende SaaS stanno producendo valanghe di contenuti ormai da tempo nel tentativo di posizionarsi meglio di chiunque altro.

Ottimizzare i contenuti e il sito web non basta più, quindi. Occorre un approccio alla SEO a 360° e contenuti in grado di fare la differenza anche in termini di qualità.

Esistono diversi tipi di SEO, tra cui SEO sulla pagina, ottimizzazione off-page, SEO tecnico e così via. SaaS SEO è un must al giorno d’oggi, perché aiuta ad aumentare il traffico organico verso il tuo sito web SaaS..

Ecco una guida completa per principianti alla SEO per SaaS. Applicala alla lettera e potrai diminuira il numero di annunci a pagamento mensili e ridurre il costo di acquisizione.

Perché la SEO è importante per le aziende SaaS?

Prima di focalizzarci sul perché la SEO è importante per le aziende SaaS, è bene mettere in chiaro cos’è l’Inbound Marketing (se lo sai già, passa al paragrafo successivo) data la stretta correlazione che esiste fra le due cose.

Detto anche “permission marketing“, il marketing di tipo inbound è un approccio secondo il quale un brand tenta di coinvolgere i potenziali clienti paganti solo quando questi mostrano interesse per i loro prodotti o servizi.

Questa strategia si basa sull’idea che le aziende dovrebbero sforzarsi di essere scoperte dall’audience alla pari di qualsiasi publisher online, posizionando i propri contenuti in touchpoint strategici con argomenti in grado di intercettare i singoli clienti target nelle varie fasi del loro lungo percorso d’acquisto.

Ovviamente, i motori di ricerca come Google sono fondamentali nell’ottica di farsi scoprire con una semplice ricerca di contenuti (spesso informativi piuttosto che promozionali). Ecco spiegato perché la SEO (search engine optimization) conta tanto nelle strategie di inbound.

Ma perché dei contenuti editoriali, e quindi la SEO, dovrebbero mai interessare un’azienda SaaS? Ebbene, una strategia basata su contenuti in grado di attirare potenziali clienti offre diversi vantaggi, fra cui:

  • bypassa il messaggio pubblicitario verso il quale sempre più utenti mostrano avversione;
  • permette un considereveole risparmio rispetto alle attività di digital marketing (annunci a pagamento online);
  • consente di costruire un’identità di brand forte e memorabile;
  • riesce a posizionare il marchio nella mente degli potenziali clienti quale punto di riferimento per una determinata area;
  • attiva il rapporto diretto con la base clienti tramite messaggi e commenti, accrescendo la fiducia nel prodotto;
  • i contenuti ben posizionati su Google possono portare risultati continuativi nel tempo;
  • un contenuto ben realizzato e ben posizionato pone qualsiasi brand alla pari di nomi ben più blasonati.

Ecco quindi che, sebbene la SEO per SaaS non possa rappresentare il solo canale per l’acquisizione di clienti (anche perché impiega da 6 mesi a 2 anni per ottenere risultati ottimali a seconda dell’impegno che ci si mette – ma la collaborazione con un SEO esperto in SaaS può ridurre i tempi), il raggiungimento di un alto posizionamento su Google può portare di certo a innumerevoli benefici, oltre all’acquisizione di nuovi contatti.

Che cos’è il traffico organico?

Il traffico organico è un termine utilizzato per descrivere il numero di visitatori che arrivano sul sito web attraverso i risultati non pagati dei motori di ricerca. Questo tipo di traffico viene anche definito traffico naturale o gratuito.

Quando qualcuno digita una domanda su Google o su qualsiasi altro motore di ricerca, l’algoritmo del motore di ricerca cerca tra i vari siti web e li classifica in base alla loro rilevanza e autorità. I siti web ottimizzati per

Perché la SEO per SaaS aiuta anche la brand reputation?

La SEO per SaaS lavora fianco a fianco con la costruzione di una buona reputazione. Nel 2019, Google ha effettuato un aggiornamento dell’algoritmo di base che tiene conto di ciò che chiamano E-A-T:Esperienza, Autorevolezza e Affidabilità (trust).

È un insieme di linee guida che Google utilizza per determinare a quale livello posizionare un contenuto nei suoi risultati di ricerca. Per avere un buon E-A-T, il tuo contenuto deve essere scritto da un esperto dell’argomento trattato, essere autorevole (ossia sostenuto da altre fonti) e affidabile (senza errori né pregiudizi).

Tra i fattori che contribuiscono a migliorare l’EAT di un sito che offre contenuti è che sia facilmente riconoscibile e classificabile sia da Google sia dal pubblico target. Ecco allora un breve elenco di tutte le pagine che ogni SaaS dovrebbe avere:

  • Informazioni generali sul prodotto
  • Settori di applicazione del prodotto
  • Informazioni sull’azienda (chi siamo)
  • Contatti
  • Prezzi
  • Integrazioni con altri software
  • Knowledge base per gli sviluppatori
  • Casi studio
  • 404
  • Blog

Qurest’ultimo, a sua volta, dovrebbe includere lo sviluppo di contenuti informativi sul prodotto (panoramiche), formativi (guide all’utilizzo), roadmap e aggiornamenti in produzione o appena rilasciati, comparative oggettive rispetto a ciascun concorrente.

Tipi di SEO per SaaS

SEO tecnica

Non esiste tattica o tecnica di SEO che tenga se alla base non c’è un sito ben costruito e performante. Per questo, il primo aspetto da prendere in considerazione per la cura della SEO per SaaS è la SEO tecnica, detta anche on-site SEO.

La SEO tecnica comprende qualsiasi attività che assicuri che il tuo sito web sia facile da usare e da capire a chi lo raggiunge, sia dal punto di vista degli scraper di Google che da quello dell’UX per l’utente finale.

Oggi, la velocità di caricamento della pagina è uno dei principali focus della SEO tecnica, ma non trascura altri aspetti che potrebbero influire sulla capacità di Google di leggere e indicizzare un sito e i suoi contenuti digitali nella maniera corretta.

Di fatto, la SEO tecnica include attività come:

  • Ottimizzare il codice del sito web – specie la parte in JavaScript – in modo che possa essere letto più facilmente da Google;
  • Migliorare la velocità e le prestazioni del sito web quali tempi di risposta e caricamento;
  • Assicurarsi che il sito sia accessibile sia a Google che alle persone;
  • Impostare i dati strutturati in modo che Google possa comprendere meglio il contenuto;
  • Creare una mappa del sito XML e inviarla tramite Google Search Console.

Se ti stai domandando cosa sono i dati strutturati, sappi che si riferiscono a un formato standardizzato che offre dettagli su una pagina web e ne categorizza il contenuto. Ad esempio, se hai un sito di ricette di cucina, nella pagina di una ricetta le informazioni dovranno includere ingredienti, tempo e temperatura di cottura, calorie e altri dettagli pertinenti.

Aggiungere il markup Schema

Il markup Schema è un codice che puoi aggiungere al tuo sito web per aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio i contenuti. Serve per dare struttura ai dati in modo che i motori di ricerca possano interpretarli in modo accurato.

Aggiungere il markup Schema al tuo sito web offre due vantaggi principali:

  1. Può aiutare a migliorare il tasso di clic (CTR) del tuo sito rendendo le inserzioni più ricche di informazioni nei risultati di ricerca.
  2. Può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto del tuo sito, il che può porta a un miglioramento delle classifiche nel tempo.

Per il tuo SaaS, il markup Schema può essere particolarmente utile data la presenza nel sito di una pagina dei prezzi. Se come spesso accade, questa è particolarmante complessa e ricca di in formazioni sui piani di abbonamento. Questo tipo di informazioni può essere difficile da comprendere per i motori di ricerca senza l’apposito markup Schema.

Aggiungere il markup Schema al tuo sito web è relativamente semplice. Puoi usare strumenti come Schemantra o Google Structured Data Markup Helper per generare il codice necessario. Ma se usi WordPress, ci sono molti plugin che possono aiutarti, sia dedicati sia all’interno di suite per la SEO, come RankMath e SquirlySEO.

Ottimizzare la velocità del sito aiuta la SEO per SaaS

Più velocemente si caricano le pagine del tuo sito, migliore sarà il rendimento complessivo di tutta la SEO per SaaS. Applicata ai tuoi contenuti. La velocità della pagina è infatti un fattore di classificazione sia per le ricerche desktop che per quelle da mobile, quindi è importante assicurarsi che il sito sia il più veloce possibile.

L’utilizzo di strumenti come GTmetrix, Bulk Page Speed Test o WebPageTest è il metodo più semplice per individuare le migliorie che è possibile apportare per l’ottimizzazione della velocità.

Il miglioramento della velocità di caricamento delle pagine di un sito web può essere ottenuto in diversi modi. Uno di questi è l’ottimizzazione delle immagini, assicurandosi che siano nel formato e nelle dimensioni appropriate e che siano compresse per evitare di consumare troppo spazio.

Per migliorare ulteriormente la velocità di caricamento del sito Web, è anche consigliabile ridurre al minimo i file HTML, CSS e JavaScript. Si tratta di eliminare il codice indesiderato dai file per ridurne le dimensioni e aumentarne la velocità di caricamento. Allo scopo esistono dei plugin in grado di fare tutto al posto tuo in maniera relativamente semplice e sicura, come WP-Optimize.

Un’ulteriore opzione per migliorare la velocità di caricamento del vostro sito web è quella di utilizzare una rete di distribuzione dei contenuti (CDN) come CloudFlare. Se non sai cosa sono le CDN, sono dei provider che gestiscono cluster di server distribuendo i contenuti in base alla posizione dell’utente, migliorando così la velocità di consegna delle informazioni del sito web indipendentemente dalla sua posizione nel mondo.

Infine, quando si fa SEO per SaaS è possibile utilizzare un plugin di caching come W3 Total Cache (WordPress) per migliorare la velocità di caricamento delle pagine del sito. I plugin di caching creano una versione copia delle pagine web e dei file per evitare che vengano ricaricati da zero ogni volta quando un utente accede al sito web.

SEO On-Page

L’ottimizzazione delle singole pagine di un sito web, nota anche come SEO on-page, è importante per aumentare il posizionamento sui motori di ricerca e attirare traffico rilevante. È considerata un aspetto integrale delle strategie di SEO per SaaS efficaci.

Nonostante gli algoritmi in continua evoluzione utilizzati dai motori di ricerca, esistono alcune tecniche di ottimizzazione on-page che hanno dimostrato di migliorare le prestazioni e il posizionamento dei contenuti.

Per le aziende SaaS, la SEO on-page è particolarmente importante perché può aiutare ad attrarre clienti ideali e a portare più traffico al loro sito web.

5 principi per la SEO on-page fatta bene:

  1. Titoli e metadescrizioni – Per ottimizzare la SEO on-page, è importante assicurarsi che i titoli e le meta-descrizioni contengano parole chiave pertinenti. Il titolo deve riflettere accuratamente il contenuto dell’articolo e includere la parola chiave di riferimento. Inoltre, la meta descrizione deve fornire una panoramica concisa dell’articolo, includendo anche la parola chiave target.
  2. Immagini e alt-text – Per migliorare la SEO, si consiglia di ottimizzare le immagini integrando parole chiave appropriate sia nei nomi dei file immagine che nel testo alternativo.
  3. Link interni – L’incorporazione dei link interni nella SEO on-page è un fattore significativo. Aiuta i motori di ricerca a comprendere il contesto e la rilevanza collegando articoli o pagine correlate all’interno del vostro sito web.
  4. Link esterni – L’inclusione di link esterni nei contenuti è importante, in quanto dimostra ai motori di ricerca che i contenuti sono credibili e affidabili. Ti consiglio di inserire solo link a fonti di alta qualità e contestualmente rilevanti.
  5. Lettura facile – Per facilitare la lettura, assicurati che i contenuti siano privi di errori o refusi. Spezza il testo in paragrafi brevi, titoli ed elenchi puntati per renderlo più leggibile. Migliorate la leggibilità controllando la grammatica.

Seguendo questi consigli di SEO on-page, ottimizzare i contenuti per ottenere la massima visibilità ed efficacia sarà senz’altro più facile. Ma andiamo ancor più in dettaglio con alcuni prezionosi consigli per avere successo nella SEO on-page per SaaS!

Ricerca di parole chiave e pianificazione dei contenuti

La ricerca keyword è il processo di ricerca e analisi delle parole e delle frasi che le persone usano per cercare informazioni su Google. Si tratta di una parte importante della SEO per SaaS perché ti consente di individuare le parole chiave giuste per il tuo sito web / prodotto / scopo.

Comprendendo cosa stanno cercando i tuoi clienti ideali, infatti, puoi aumentare le possibilità di classificazione nei primi risultati delle pagine di ricerca di Google.

Ci sono diversi strumenti che puoi usare per fare la ricerca delle parole chiave, ma due sono i pilastri di quest’area: ahrefs e Semrush. Certo è che il loro prezzo è elevato. L’alternativa, se vuoi fare SEO in-house, è cercare strumenti meno costosi ma non per questo meno utili.

A me personalmente piacciono SERanking, SEOZoom e SEO Power Suite.

Keyword Cannibalization

La keyword cannibalization è un fenomeno piuttosto comune nell’ottimizzazione SEO che si verifica quando due parole chiave correlate fanno concorrenza l’una all’altra nelle SERP di Google. In sostanza, la cannibalizzazione avviene quando un sito web fatica a posizionarsi bene per due parole chiave strettamente correlate poiché i motori di ricerca allocano a una sola pagina i risultati per query simili.

Poniamo il caso di un e-commerce di scarpe sportive che voglia ottimizzare le pagine per le parole chiave “scarpe da running” e “scarpe running”. Sebbene si riferiscano alla medesima categoria di prodotto, Google potrebbe faticare a comprendere quale delle due pagine corrisponde meglio a ciascuna query, penalizzando entrambe nelle posizioni.

La keyword cannibalization può verificarsi in presenza di sinonimi, parole con una differenza minima nella scrittura o termini che descrivono lo stesso prodotto/servizio con una sfumatura diversa. È compito del webmaster individuare tali parole chiave correlate e sviluppare strategicamente i contenuti per evitare cannibalizzazioni.

Alcune tecniche per prevenire questo fenomeno includono:

  • Creare contenuti separati e ottimizzati in maniera specifica per ciascuna keyword
  • Inserire una nofollow rel per i link interni tra le pagine per distinguere l’intento di ognuna
  • Aggiungere elementi unici come immagini, formati vide, infografiche per differenziare le pagine
  • Monitorare le prestazioni e favorire manualmente la pagina più pertinente tramite disavow links
  • Aggiungere indicazioni semantiche nel contesto per indirizzare l’intento di ricerca

La keyword cannibalization implica un attento lavoro di ottimizzazione e strategia SEO, ma i benefici sono notevoli se si riesce ad occupare stabilmente le prime posizioni per più parole chiave. Monitorare costantemente le query e adattare di conseguenza i contenuti durante il tempo è essenziale per minimizzare questo effetto naturale dei motori di ricerca.

SEO per SaaS e topic authority

Che cos’è la topic authority? La topic authority, o autorevolezza sull’argomento è quel fattore che indica a Google quanto un sito tratta in profondità un argomento. Maggiore l’autorevolezza e maggiori saranno le possibilità di un ranking elevato in SERP e quindi maggiore sarà la visibilità e il traffico.

Solitamente, è più facile scalare le SERP tramite contenuti long tail, o coda lunga, vale a dire contenuti informativi che rispondono esaurientemente e correttamente alle domande che i potenziali clienti si pongono più di frequente.

La realtà è che, oltre a questo, servono tanti contenuti in ottica di SEO per SaaS, ben curati, di qualità e autorevoli, pubblicati con una certa frequenza (da uno a sette a settimana a seconda della competitività online del tuo settore) con assoluta costanza. Maggiore sarà la copertura di un topic a 360° e maggiore sarà l’autorevolezza.

Sono due i fronti sui quali muoversi in questo scenario di SEO per SaaS. Da un lato, dovrai assicurarti di realizzare una rete di contenuti interconnessi fra loro in maniera strutturata al fine di indicare le correlazioni semantiche e argomentali che ci sono fra i vari articoli del tuo blog (blog post).

In tal senso, è molto utile costruire i cosiddetti cluster, ossia insiemi di contenuti che trattano ciascuno gli argomenti associati a un tema centrale. Questi poi dovranno essere collegati a un contenuto di riferimento, detto pillar, e a loro volta essere linkati da quest’ultimo. Il tutto deve avvenire con un’attenta selezione dei termini da linkare per ciascun contenuto.

In pratica, pensa a questa attività di SEO per SaaS come alla costruzione di una libreria personale, nella quale puoi facilmente risalire a quel che cerchi in un determinato momento (è quel che fa Google milioni di volte al secondo, catalogando tutte le informazioni che vengono aggiunte quotidianamente nel web, per restituire contenuti quanto più soddisfacenti possibile a chi fa una semplice ricerca online).

L’altra faccia della costruzione di link è il cosiddetto link building, che sicuramente conosci e che quasi certamente associ a costose pratiche offerte da aziende senza scrupoli e spesso poco affidabili.

Non hai tutti i torti se lo pensi perché quello del link building è senz’altro un settore sul quale si è troppo speculato. Ciononostante, una cosa è assolutamente vera: i link provenienti da altri siti danno un incredibile boost alla topic authority di un contenuto.

La link velocity è una metrica che misura la frequenza con cui un sito web ottiene nuovi link. Una rapida crescita dei link provenienti dall’esterno indica che un sito si sta espandendo rapidamente e sta migliorando la propria credibilità, mentre una velocità di link minima indica una crescita più lenta e una minore credibilità.

I professionisti di SEO per SaaS considerano la velocità dei link un criterio di ranking significativo e diversi studi di ricerca hanno dimostrato una correlazione positiva tra un’elevata velocità dei link e un miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca.

Questo però non significa che i link verso i tuoi articoli possono cresce dall’oggi al domani di 30 unità alla volta. In quel caso, Google riconosce un’attività anomala – come l’acquisto di link, dicevamo poco fa – e il risultato che otterrai sarà tutt’altro che positivo. In generale, è meglio concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità quando si tratta di link. Alcuni link di alta qualità sono quasi sempre più vantaggiosi di molti link di bassa qualità.

Domain rate

Ecco un altro fattore importantissimo della SEO per SaaS. Il domain rate è in buona parte legato ai link: maggiore saranno gli articoli linkati da fonti esterne e maggiore sarà l’autorevolezza del tuo sito. Il fattore è così importante che è stata creta una classificazione apposita nel tentativo di comprendere in che modo l’algoritmo di Google ne tiene conto.

Il domain rate indica la media del rating di ciascuna pagina di un sito, a sua volta determinato dal numero di link (oltre che dai fattori succitati).

Oltre alla pratica commerciale di acquistare link, si può – e si dovrebbe sempre – operare allo scopo di ottenere link naturali attraverso la creazione di contenuti che facciano la differenza nel tuo panorama di riferimento.

Fornisci tu stesso un motivo agli altri per linkare il tuo contenuto, ad esempio con un articolo d’opinione e controcorrente, o con una guida ultra dettagliata, o con uno studio di settore utile a tutta la tua industry.

Oppure, contatta direttamente siti che hanno già linkato altri blog come il tuo e chiedi loro di linkarti. Ma concentrati solo su siti web pertinenti al tuo settore o alla tua nicchia: ottenere link da siti irrilevanti non farà bene al tuo scopo.

E infine, evita di usare tecniche che potrebbero farti penalizzare da Google o da altri motori di ricerca. Ciò include cose come l’acquisto di link non qualificati, le link farm e altre tattiche SEO negativa (black hat SEO).

Frequenza di pubblicazione

Detta anche content velocity o content frequency, la frequenza di pubblicazione indica chiaramente la velocità con cui pubblichi nuovi contenuti nel tuo blog. E più nuovi contenuti crei, più keyword puoi catturare per la ricerca.

Naturalmente, semplicemente sfornare nuovi contenuti non è sufficiente. Quei contenuti devono anche essere di alta qualità e rilevanti per il tuo pubblico target. Ma se riesci a trovare il giusto equilibrio tra quantità e qualità, sarai sulla buona strada per guidare più traffico e vendite attraverso il tuo sito web.

Come aumentare la velocità di creazione dei contenuti per la SEO per SaaS?

Produrre contenuti con continuità richiede un approccio editoriale, dalla fase di strategia a quella di gestione ed esecuzione, lungo tutta la filiera di produzione, non ultima l’ottimizzazione della SEO per SaaS. Ecco alcuni consigli per cominciare col piede giusto:

  • Pianificare in anticipoPianificare in anticipo i contenuti e le parole chiave da inserirvi garantisce un flusso di creazione di nuovi contenuti ragionato per scopo e ampiezza, nonché la necessaria regolarità. La definizione di un calendario dei contenuti consente di organizzare la produzione e di evitare la pubblicazione all’ultimo minuto sul tuo blog col rischio di non avere nemmeno il tempo poi per un’adeguata distruzione su altri canali.
  • Scrivere contenuti in serie – Se la scrittura non fa per te, un approccio alternativo può essere senz’altro dedicarti alla creazione di contenuti in serie, ossia dedicando un giorno – o più giorni – a settimana alla generazione di nuovi contenuti. Sarai più efficiente e regolare.
  • Automatizzare e riciclare dove possibile – Alcuni aspetti della creazione dei contenuti, come la pubblicazione sui social media e la distribuzione di contenuti tramite newsletter (email marketing), possono essere automatizzati per risparmiare tempo. Di questo processo fa anche parte la riproposizione di contenuti (content repurposing) esistenti automatizzata, grazie a strumenti di AI content: per esempio, puoi convertire un articolo in video, o un video in podcast, o un podcast in articolo!
  • Delegare – Se la creazione di nuovi contenuti sta diventando una sfida insuperabile, ti resta solo un’opzione: delegare. Assumi scrittori o assolda autori freelance che portino avanti per te la strategia di contenuto che hai in mente, oppure affida tutto in mano a un consulente di marketing per SaaS e preoccupati solo di contare le lead ogni settimana.

SEO Off-Page

Directory e recensioni

L’inserimento del tuo SaaS nelle business directory ha ancora un peso per la SEO per SaaS. Non come in passato, certo, ma comunque aumenta la visibilità di un sito e quindi, potenzialmente, può portare visite.

Inoltre, se riesci a entrare in directory accreditate, il tuo ranking può trarne beneficio.

La cosa che però può davvero fare la differenza nel comparto SaaS è l’inserimento negli elenchi dei comparatori di software. Data l’importanza del settore SaaS, infatti, questi siti hanno un’elevata autorità e vengono visti come affidabili da Google, e dai potenziali clienti paganti.

Puoi anche ideare una strategia con la quale accrescere la visibilità del tuo Saas su questi review sites incentivando i tuoi clienti attuali a lasciare recensioni e voti in cambio di sconti e offerte speciali. Il rovescio della medaglia è che gli utenti hanno imparato a diffidare di quei software che abusano simili pratiche, quindi occorre discrezione e ponderazione.

Ecco alcuni siti di software review in cui dovresti assicurarti di far inserire il tuo SaaS:

  • Capterra
  • G2
  • AlternativeTo
  • TrustRadius
  • CrozDesk

In termini di organizzazione e mantenimento di questa attività, ti consiglio di iniziare con Capterra e G2 e di registrare tutte le informazioni che essi richiedono in un documento Google o Airtable per un uso futuro su altre piattaforme.

È bene anche che tu tenga nota di tutti i siti nel quale il tuo SaaS è stato inserito perché, in caso di aggiornamenti delle funzionalità o di prezzo, dovrai essere tu stesso a comunicarlo. Mantenere un foglio di calcolo di quali piattaforme ti iscrivi e quali elencano i tuoi prezzi.

In definitiva, si tratta di un processo lungo e laborioso, ma ne vale la pena. Non solo aiuterà a migliorare la tua SEO per SaaS, ma aiuterà anche a guidare un traffico qualificato al tuo sito web.

Conclusioni

La SEO per SaaS è una parte fondamentale della pubblicazione online, ma spesso viene trascurata. E anche quando decidi di applicare le regole della SEO, ci sono molti fattori da tener presente.

L’unica costante è che la SEO è l’essenza e il fulcro di qualsivoglia content strategy online se si vuol ottenere traffico, in maniera organica, potenzialmente interessato al tuo prodotto SaaS.

Inoltre, la SEO è in continuo cambiamento man mano che le regole di ranking di Google cambiano allo scopo di fornire ai clienti esistenti la miglior esperienza d’uso immaginabile – e a se stessa i maggiori profitti possibili. Chi le saprà sfruttare a proprio vantaggio a ogni cambiamento avrà un grande vantaggio competitivo.

Quindi non esiste una buona strategia di SEO per SaaS che nasce e termina. La SEO è un’attività di content marketing continuativa nel tempo e va a tutti gli effetti presa in carico in maniera professionale all’interno del team di marketing, della strategia di marketing per SaaS e delle stesse campagne di marketing.

Tratta la SEO come uno dei vari canali di marketing a tua disposizione e investi in esso. Solo così le ricerche su internet possono divenire un canale di lead generation altamente scalabile per incrementare il tasso di conversione, abbassare i costi di acquisizione e accrescere il numero di clienti paganti, trasformando le tue attività di marketing in maniera radicale e migliorando tutti i tuoi sforzi di marketing.

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